Per anni, l’emoglobina glicata (HbA1c) è stata considerata il parametro di riferimento per valutare il controllo glicemico nelle persone con diabete. Ma negli ultimi anni, con l’avvento dei sensori CGM (monitoraggio continuo della glicemia), è emerso un nuovo indicatore: il Time in Range, ovvero la percentuale di tempo in cui la glicemia rimane entro un intervallo target.

Sempre più studi mostrano che il Time in Range può essere un predittore ancora più preciso della salute metabolica a lungo termine, soprattutto nel diabete mellito di tipo 1. In questo articolo spieghiamo cosa misurano questi due indicatori, come si confrontano e perché è utile conoscerli entrambi.


Cos’è l’emoglobina glicata?

L’emoglobina glicata (HbA1c) è un esame del sangue che misura la percentuale di emoglobina che si è legata al glucosio. Riflette la media dei livelli glicemici degli ultimi 2–3 mesi. Valori raccomandati:

È un indicatore semplice, standardizzato e riconosciuto a livello internazionale. Ma ha dei limiti.


I limiti dell’HbA1c

Sebbene utile, l’emoglobina glicata non mostra le fluttuazioni giornaliere della glicemia. Due persone con la stessa HbA1c possono avere profili molto diversi:

Entrambe avranno una media simile, ma la seconda persona è esposta a maggiori rischi, sia per ipoglicemie che per picchi costanti.


Cos’è il Time in Range?

Il Time in Range (TIR) indica la percentuale di tempo in cui la glicemia rimane entro un intervallo definito, solitamente tra 70 e 180 mg/dL. Si ottiene grazie ai dati raccolti da un sensore CGM, che misura la glicemia ogni pochi minuti.

Secondo i target proposti da International Consensus on Time in Range (2019), i valori consigliati sono:


Cosa dice la scienza: TIR come miglior predittore

Diversi studi hanno confrontato l’HbA1c con il TIR per capire quale parametro sia più utile per prevedere complicanze a lungo termine. Ecco cosa emerge:

In sintesi: la qualità del controllo glicemico conta quanto (o più) della media.


Perché usare entrambi?

L’ideale è usare emoglobina glicata e TIR insieme, perché forniscono informazioni complementari:

Nell’ambito pediatrico, coinvolgere bambini e caregiver nel monitoraggio del Time in Range aiuta a dare un feedback più immediato e comprensibile, migliorando l’adesione alla terapia e la consapevolezza.


Il futuro della gestione glicemica

Con la diffusione dei sensori CGM e delle app intelligenti, il Time in Range sta diventando il nuovo standard di riferimento. I principali enti internazionali (ADA, ISPAD, EASD) lo includono ormai nelle linee guida per il monitoraggio.

Noi di Sugarwise vogliamo contribuire a rendere questi strumenti più accessibili e intuitivi per le famiglie, aiutando i bambini a vivere con più libertà e meno stress.


Fonti scientifiche

Emoglobina glicata o Time in Range? Cosa dice la scienza sulla previsione della salute a lungo termine nel diabete
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