Nel diabete tipo 1, la glicemia dopo i pasti può diventare una vera sfida da gestire. Anche quando i carboidrati sembrano essere calcolati correttamente, alcuni alimenti provocano picchi glicemici tardivi o prolungati, rendendo difficile un dosaggio insulinico efficace. Questo non significa però che i bambini con diabete debbano rinunciare ai cibi che amano: con gli strumenti giusti e una buona conoscenza dell’impatto glicemico, è possibile offrire loro la libertà di mangiare come tutti gli altri bambini, senza rinunciare al controllo della glicemia.

Perché la glicemia dopo i pasti è così importante?
La glicemia postprandiale è uno degli aspetti più critici nel controllo del diabete. Mantenere valori stabili dopo i pasti contribuisce a ridurre il rischio di complicanze microvascolari e migliorare la qualità della vita.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il controllo glicemico deve considerare anche i picchi postprandiali, non solo la glicemia a digiuno. Questo è particolarmente rilevante nei bambini e adolescenti con diabete tipo 1.
Non è solo questione di carboidrati: impatto di grassi e proteine sulla glicemia dopo i pasti
Alcuni alimenti modificano la velocità e la durata dell’assorbimento del glucosio, rendendo il dosaggio dell’insulina più complesso. Vediamoli uno per uno:
🍞 1. Carboidrati complessi e a basso indice glicemico
- Esempi: legumi, avena, pasta al dente, pane integrale
- Effetto: rilasciano glucosio lentamente, con un picco glicemico ritardato fino a 4 ore dopo il pasto.
- Strategia: suddividere il bolo insulinico (dual wave, square wave o doppia iniezione).
📖 Leggi anche il nostro articolo su sintomi del diabete tipo 1 nei bambini, per un inquadramento generale.
🧀 2. Cibi ricchi di grassi
- Esempi: pizza, patatine, fritti, dolci elaborati
- Effetto: rallentano lo svuotamento gastrico e causano iperglicemia prolungata.
- Strategia: monitorare con CGM e prevedere dosaggi suddivisi o prolungati.
L’Associazione Medici Diabetologi (AMD) raccomanda di considerare l’effetto dei grassi nei pasti misti, in particolare in caso di glicemia notturna elevata.
🍗 3. Alimenti ricchi di proteine
- Esempi: carne, uova, formaggi stagionati
- Effetto: se consumati in grande quantità, le proteine possono essere convertite in glucosio (gluconeogenesi), con picchi glicemici 3–5 ore dopo il pasto.
- Strategia: osservare le risposte individuali tramite CGM e valutare insulina correttiva ritardata.
Per approfondire gli effetti nutrizionali, puoi consultare le linee guida dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN).
Come adattare il dosaggio dell’insulina per controllare la glicemia dopo i pasti
Ogni persona reagisce in modo diverso agli stessi alimenti. Per questo, la personalizzazione della terapia insulinica è fondamentale.
📈 L’uso di un sensore CGM (monitoraggio continuo della glicemia) aiuta a identificare i picchi postprandiali e a valutare strategie come:
- bolo combinato (se usi un microinfusore)
- doppio bolo (parte prima, parte dopo il pasto)
- insulina correttiva a distanza di ore
🎯 In caso di dubbi, parlane sempre con il tuo diabetologo di riferimento.
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Questo articolo ha scopo puramente informativo e non sostituisce il consulto medico. Qualsiasi decisione relativa a dosaggi o terapia deve essere presa insieme al team diabetologico di riferimento.